sabato 6 luglio 2013

Tatting!!

Ciao a tutti!
Sono felice di annunciarvi che ho ordinato il materiale per una nuova tecnica che utilizzerò prevalentemente per le mie creazioni, ovvero il chiacchierino.

DA WIKIPEDIA:
Il chiacchierino è un tipo di merletto costruito con una serie di anelli, nodi e catene. Pizzo da decorazione adatto a bordure, serve a rifinire centrini, tende e colletti. Caratteristici di questa tecnica sono occhielli di filo ricoperti a punto festone e i pippiolini, piccole sporgenze che formano elementi decorativi. In alcuni paesi prende il nome della navettina: in oriente mekouk, in Germania schiffchenarbeit o più comunemente occhi, mentre in Inghilterra è tatting che significa, similmente all'italiano, parlare sottovoce fittamente.
Di non chiara origine, forse francese, col termine frivolitè, vede il primo pezzo giuntoci risalire al 1750, fu un pizzo molto in voga nell'epoca vittoriana, con un ritorno di moda nel XX secolo, nel periodo tra le due guerre.
Navetta: Lo strumento principale è una piccola navetta, lunga 4/6 cm., con la caratteristica che alle estremità i due fianchi della navetta si toccano, in modo che il filo caricato al centro rimanga fermo, non si srotoli, ma possa uscire se tirato. Questo tipo di navette si cominciarono a usare all'inizio del XX secolo[1]. Anticamente erano fatte con osso, avorio, legno, poi in metallo e oggi in plastica.
Ago: Grosso ago.
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Avevo già visto on line qualcosina realizzato con questa tecnica e mi ero promessa di provarci un giorno. 
Quella promessa nasce si per curiosità ma sopratutto per coerenza. Se dico di fare gioielli fatti a mano vorrei veramente crearli da zero, ove possibile, di conseguenza lavorare e trasformare il pizzo come nei gioielli in macramè, non mi basta, non è abbastanza. E poi è una tecnica rilassante e io ne ho veramente bisogno di perdermi un oretta a concentrarmi su queste cose...ma agli effetti rilassanti del "tatting" dedicherò un post a parte magari! E' comunque una lavorazione lunga in cui ci vuole pazienza e precisione però merita!
Ritornando alla promessa...giro nelle mercerie alla ricerca della navetta (visto che l'ago ormai non si trova più in giro) e giù di gomitoli per provare. NIente da fare, il filo si blocca e non scorre; e nel chiacchierino è fondamentale che il filo scorra. Demoralizzata ordino on line il materiale, che sto ancora aspettando logicamente e nel frattempo provo con un ago che ho in casa. L'autostima sale: alle 2 di notte ho concluso una sorta di orecchino, molto abbozzato perchè filo e ago non hanno le dimensioni adatte per lavorare insieme (infatti risulta molle e con i nodi larghi) ma...l'importante è esserci riuscita! 
Ecco la foto! Per essere il primo lavoro e oltretutto con gli strumenti sbagliati ne vado abbastanza fiera!
Come notate i nodi sono larghissimi e poco resistenti, cioè, il lavoro non è che si disfa, anzi, come metodo, è una delle lavorazioni più resistenti...semplicemente la grandezza dell'ago era troppa rispetto allo spessore del filo utilizzato. Attendo infatti il mio ordine, che spero arrivi presto, per poter realizzare finalmente qualcosa di più decente! Il risultato finale dovrebbe poi essere questo (link) che come potete ben notare è più sottile e stabile.
A presto!




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